Baby, I'm going on an airplane,È lui il nuovo fenomeno della musica r'n'b-hip hop americana. Ma non è un novizio, ormai è da più di qualche anno che rimane sulla cresta dell'onda.
And I don't know if I'll be back again
In Italia si è fatto conoscere con "Through the wire" (che riprende la base musicale e il ritornello di "Through the fire" di Chaka Khan), e l'album era "The college dropout".
Nel 2005 l'album è "Late registration" e il singolo in questione è "Touch the sky". La soluzione scelta da Kanye West è tanto semplice quanto efficace e allo stesso tempo non immediata. Si prende un estratto da qualche canzone del passato e lo sovrappone e ad una base decisamente più hip hop. Ecco così da "Move on up" di Curtis Mayfield nasce il motivo melodico di questa canzone (solo nel video è possibile sentire un frammento dell'originale, quando in una trasmissione televisiva viene interrotto il collegamento, visto che una tranquilla intervista stava degenerando, viene inserita un immagine ironica con scritto One moment please, ecco le note che sentite sono quelle della versione originale).
A tutto ciòò si aggiunge il rap aggressivo di Kanye e una comparsata di Lupe Fiasco (il nome si pronuncia Loo-Pay) probabilemnte una delle ultime scoperte di Kanye West dopo John Legend.
Insomma a parer mio un ottimo prodotto musicale, che non sconvolge i ritmi ai qualche ci ha abituato K. West ma che aggiunge sempre qualche cosa alla sua musica.
Una piccola nota: il video. Tralasciando la storia dell'uomo che sfida (tragicamente) la gravità tentando un volo su un razzo, la cosa che sicuramente avrete notato è la presenza della procace Pamela Andreson (le cui abilità nell'arte della recitazione sono note a tutti).
Beh a questo punto non mi resta molto da dire, se non un paio di parole sulla canzone originale, mi sembra datata 1968 e che ascoltarla per una attimo sembra quasi catapultarti nel mondo della disco-dance che iniziava proprio in quegli anni.
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Technorati tags: Musica, Kanye West, Loo-Pay Fiasco, Curtis Mayfield, John Legend, Pamela Andreson
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