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3 ottobre 2006

[44] Musica: Starsailor "Four to the floor (Jacques Lu Cont's Thin White Duke rmx)"

Ricetta del giorno:
  • prendete una canzone pop-rock di inizio secolo, originale e apprezzabile, possibilmente per niente ballabile
  • togliete i violini con cura
  • prendete il produttore di "Confessions on a dancefloor" Jacques Lu Cont
  • se il nome della canzone non è abbastanza lungo aggiungete un po' di "Thin White Duke" senza riferimenti espliciti a David Bowie
  • prendete un mixer e un sintetizzatore e mescolate con cura
  • aggiungete (a fine cottura) alla batteria una cassa più pesante e una bassline più corposa
  • lasciare a riposo per qualche ora e servire freddo, magari in un locale lounge
Ecco la ricetta di questa canzone, che ha sbalordito critica e pubblico abituati a sentire remix poco impegnati. Jacques Lu Cont tiene solo la parte vocale, per inserirla in una base totalmente nuova. Come nello stile dell'artista c'è spazio per elementi che si potrebbero definire "naturali" o poco artificiali come una cassa iniziale in stile pop, solo batteria e piatti, un giro di basso anch'esso ben riconoscibile e piacevole.
A questo aggiunge un'atmosfera ambient (anche gli effetti di eco della voce contribuiscono) e qualche suono elettronico. Fino a giungere ad elementi propriamente house, cassa più decisa e basso più marcato. Ma non aggiunge altro.
Il risultato è un brano che mescola house e pop-rock, dall'atmosfera per certi versi abbastanza distaccata, surreale, magari troppo raffinata per essere adatta ad un dancefloor, ma d'altronde la ricetta consiglia di servirlo in un locale lounge, dove di certo si vive un altro tipo di vita.

Video



Testo / Lyrics

With hand on heart your right from the start,
You taught me to take my part.
No cross to bear, no reason to care, my life was all up in air,
Four to the floor, I was sure, never seeing clear,
I could have it all, whenever you are near.

The iron hand did not understand the plight of the common man.
Four to the floor I was sure, never seeing clear,
I could have it all whenever you are near.
Four to the floor I was sure, that you would be my girl,
We'd rent a little world, have a little girl.
Four to the floor I was sure, never seeing clear,
I could have it all if only you were here.
Four to the floor I was sure that you would be my girl,
We'd rent a little world, have a little girl.
Four to the floor I was sure never seeing clear,
I could have it all whenever you are near.

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Video Jacques Lu Cont remix | Original mix

14 commenti:

Piggio ha detto...

passabile
tra l'elettronica non commmerciale c'è parecchio di meglio!

Saint Andres ha detto...

Ma questo è tutto l'opposto.
Non è elettronico ed è commerciale.

Piggio ha detto...

non è elettronico?

Saint Andres ha detto...

...qualche suono elettronico. Fino a giungere ad elementi propriamente house, cassa più decisa e basso più marcato.

Gli elementi elettronici sono troppo poco rilevanti per poter dire che è un brano elettronico. È un buon esempio di house, nel stile puro di Jacques Lu Cont's, ovvero con l'aggiuta di elementi tratti dal pop-rock, come ad esempio alcuni parti della cassa o il basso.

aroti ha detto...

perchè? non può esserci suono elettronico e commerciale?

Saephyroth ha detto...

io mi sto dilettando con Junkie XL feat. Saffron - Beauty Never Fades (Animatrix) , questa canzone dopo i 2 minuti di intro va avanti piacevolmente, mi piace molto :D

Saint Andres ha detto...

x APE: tralasciando l'annosa diatriba tra commerciale ed undergorund (visto che in molti casi una canzone underground diventa commerciale), può benissimo esserci un suono commerciale elettronico solo che in questo caso non mi sembra che nella canzone sci sia molto di lettronico, alcune sonorità ma nulal di più nel complesso la canzone può benissimo essere classificata come house.

aroti ha detto...

ed una house commerciale???

Saint Andres ha detto...

Scusa Ape, non capisco. Che vuoi dire? Se esiste un genere house commerciale??
Beh, la risposta è certamente sì. La maggior parte dei brani che ho recensito sono house commerciale, alcuni anti come house undergorund e poi diventati commerciali.

In ogni caso il suffisso "commerciale" sta ad indicare solamente il posizionamento "sociale" del brano, insomma la diffusione che questo brano ha nei vari club.
Per questo una canzone può essere prima underground e poi commerciale, senza rappresentare una contraddizione.

Spero solo di aver capito quello che chiedevi tu....

Anonimo ha detto...

é fica punto e basta porco mondo!!

aroti ha detto...

è figa per te, djluca..

ti sei spiegato saint andres, per quanto una come me possa capire certe cose.

bada bene: il posizionamento non può esser sociale bensì economico..la recettività non si può quantificare "socialmente".

e poi: un brano "di nicchia" per una discreta cerchia di persone, non potrà mai essere tanto commerciale.

Saint Andres ha detto...

Scusa, Ape, ho detto sociale, ma in realtà forse ha detto più giusto tu. Anche se in realtà io penso che la recettività per certi punti di vista possa essere diversa a seconda dei vari livelli di società presa in considerazione.
Ad esempio molti club sono frequantati da un certo tipo di persone che recepiscono la musica in modo diverso dalle discoteche più commerciali.
Poi a seconda del successo nei club undergound (o quellic he suonano i pezzi appena usciti) si decide se trasportare il successo anche a livelli più commerciali.

In ogni caso questo, per lo meno, all'estero non è stato molto di nicchia, tanto che è diventato più conosciuto della canzone originale.

Piggio ha detto...

sei gay?

Saint Andres ha detto...

x PIGGIO: cosa ti fa pensare una cosa del genere?? In ogni caso la mia risposta è NO.