Remixare uno dei maggiori successi di questi ultimi anni non è per niente facile. Ho ascoltato più di un remix della celebre "World, hold on (children of teh sky)" del produttore e dj francese Bob Sinclar ma nessuno mi ha colpito come questo (permettetemi di definirlo capolavoro) remix di Jack Smeraglia (qui su MySpace).
Analizziamo questo remix, commerciale, davvero molto interessante.
Il brano si articola con la solita struttura (climax ascendente) delle canzoni house, quindi si parte con pochissimi elementi (cassa organo), poi filtri che introduco le tastiere (che sono appena intuibili, ma ci sono, nella versione originale del brano), e poi il basso, che si discosta da quello "anni '90" usato da Sinclar, questo è più deep house.
Alla fine qualche nota di pianoforte, che dona un tocco di malinconia che è ormai un segno distintivo di questa canzone.
Difficile però riconoscere di che canzone si tratta se non si è esperti.
Questo per circa due minuti e mezzo, quasi il tempo di una canzone normale, ma stiamo parlando di una versione estesa per dj, quindi non c'è molto da stupirsi.
Poi (segno che il remix ha intenzione di rompere con i classici ritmi da club) sparisce la cassa, rimane l'organetto e una serie di percussioni che scandiscono le battute, tanto da sembrare una sorta di versione acustica.
Se la versione originale può sembrare troppo "tirata", eccessiva questa farà di sicuro al caso vostro.
Dopo in rapida successione le tastiere che avevamo già sentito all'inizio e un bellissimo giro di piano che fa da sottofondo e che sembra lasciar cadere note come goccie.
Manca qualcosa?
Il "fischiettino" che ha reso celebre la canzone lo scorso anno non si sente. Bisogna aspettare quasi 4 minuti per sentire la melodia che abbiamo fischiettato per un'estate. Per non scendere nel banale però il dj siciliano sostituisce il fischiettato con uno zuffolo sintetizzato (che mi richiama subito alla mente Junatik con "Second journey", anche se quà questo strumento è decisamente più grossolano, meno melodico), continuando il trend acustico-tribale dell'intermezzo vocale.
E poi le danze proseguono fino alla fine del brano, la voce sparisce e quindi largo spazio agli elementi che fanno da intro alla canzone, solo con l'aggiunta dello "zuffolo" che pian piano si fa sempre meno insistente fino all'avvento delle tastiere e del piano.
Insomma un remix di quelli che colpiscono soprattutto per la parte melodico-commerciale che verrà apprezzata dagli amanti del genere e che dona al brano un'altra dose di linfa vitale.
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