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21 settembre 2011

Dopo le Torri Gemelle | Il Nuovo World Trade Center

Qualche giorno fa ho terminato di guardare "Rising: Rebuilding Ground Zero", documentario in 6 puntate  prodotto da Steven Spielberg che narra nei minimi dettagli la ricostruzione di una delle zone simbolo del nuovo millennio: il luogo dell'attentato dell'11 Settembre 2011.

Il crollo delle torri gemelle ha lasciato dietro di sé una zona di 6 ettari di totale distruzione, un vuoto nel cuore di Manhattan che sembrava incolmabile. Anzi, resterà incolmabile, perché il progetto approvato per sostituire il vecchio World Trade Center prevede uno dei monumenti che negli anni avvenire diventerà un simbolo di New York proprio come lo erano le Twin Towers. Vediamo come sono andate le cose dopo l'evento che ha cambiato le sorti del mondo, ma soprattutto analizziamo da vicino i progetti.


Nel 2002, pochi mesi dopo il crollo l'America ha iniziato subito a pensare al futuro, per non dimenticare quello che era accaduto ma anche per mostrare al mondo che sarebbero risorti dalle proprie ceneri. 21 architetti, 5 grandi studi presentarono i loro progetti. Fu il progetto del Daniel Libeskind Studio ad avere la meglio e, grazie anche alla collaborazioni di altri architetti, basta guardare i rendering e le prime foto per capire che non si poteva fare di meglio.

Le Torri Gemelle non saranno sostituite, al loro posto sorgerà quella che viene chiamata Memorial Plaza, due enormi vasche quadrate scendono come voragini nel per 9 metri nel suolo, con delle cascate artificiali. Attorno alle vasche i nomi delle quasi 3.000 vittime. Tra le due vasche oltre 400 alberi renderanno il posto allo stesso tempo affascinante e struggente. Michael Arad, un architetto israeliano/americano è colui che ha avuto l'idea di queste due vasche, un simbolo che ricorda in maniera perfetta il vuoto lasciato dalle due torri, un vuoto che affligge parenti e amici delle vittime. I nomi delle vittime sono intagliati nel bronzo, un sistema di illuminazione dovrebbe renderli visibili anche di notte e un complesso di condutture manterrà il metallo sempre caldo, cosicché coloro che toccheranno con mano il nome del proprio caro non sentirà mai il freddo metallo.




Tra le due vasche sorgerà il Museo Nazionale dell'11 Settembre, che conterrà molti dei resti più significativi della tragedia. Dalle autopompe dei vigili del fuoco distrutte fino ad oggetti personali di coloro che non sono mai più stati ritrovati. Simbolo del museo due "tridenti" di acciaio, che sono rimasti praticamente intatti e sono stati posizionati all'ingresso. Scendendo nel sottosuolo sarà possibile vedere le fondamenta delle Torri Gemelle, segno tangibile della presenza degli edifici e di tutti coloro che vi lavoravano.


In realtà non solo gli edifici subirono un gravissimo danno quel giorno, ma anche la linea della metropolitana e la rispettiva stazione furono danneggiate e rese inagibili. Nonostante bastarono pochi mesi per far riprendere alla metro il suo tragitto il New World Trade Center avrà una stazione che unirà varie linee e che con il suo design inconfondibile rimarrà nelle menti della gente che la attraverserà. Niente nel nuovo complesso è lasciato al caso, e quindi è stato scelto il progetto di Santiago Calatrava, che ha ideato una struttura ispirata, secondo le sue parole, ad un uccello che spicca il volo dalle mani di un bambino. Ispirazioni a parte rimane una struttura imponente, illuminata per gran parte dalla luce naturale che sembra sostenuta dal vento.

Ma forse alla gente interessano i grattaceli, e nonostante in molti ne ricordino solo due (le Twin Tower, appunto) bisogna ricordare che anche altri edifici del World Trade Center crollarono nelle ore successive l'attentato. Nasceranno 6 nuovi edifici, nell'ordine:
  • One World Trade Center (Torre 1)
  • Two World Trade Center (Torre 2)
  • Three World Trade Center (Torre 3)
  • Four World Trade Center (Torre 4)
  • Five World Trade Center (Torre 5)
  • 7 World Trade Center
Per ora l'unico completato delle 6 torri è il WTC 7, che riprende lo stesso nome dell'edificio che sostituì nel 2002 quando iniziarono i lavori di costruzione. Niente di particolarmente elaborato ma la sua struttura ricoperta di vetro a specchio ha comunque il suo fascino.

In realtà l'attenzione è tutta posta sull'edificio di punta, il WTC 1, un grattacielo di 541 metri (417 senza l'antenna, con l'ultimo piano a 401 metri) che, a costruzione terminata nel 2013, sarà il grattacielo più alto degli Stati Uniti. Se da distante la sua forma non attira molto l'attenzione avvicinandosi si scoprono dettagli molto interessanti, unici nel suo genere. Come gli angoli che dal basso verso l'alto vanno sempre più smussandosi fino a creare una torsione di 45° arrivati sulla sommità. Un'altra particolarità saranno i primi 20 piani dell'edificio non saranno destinati ad uffici ma solo ai macchinari che permetteranno il funzionamento dell'edificio, incastonati in una "base-fortezza" con mura e struttura in grado di resistere ad ogni tipo di esplosione (nel 1993 una bomba esplose alla base di una delle due Torri Gemelle, perciò si è optato per questa soluzione). David Childs è l'architetto che ha dato forma a questa torre che inizialmente (ma ancora per gli addetti ai lavori) era chiamata Freedom Tower, nome poi cambiato nel più sobrio One World Trade Center.

In realtà la torre che a me piace di più è la seconda del complesso, il Two World Trade Center, un edificio che sembra esser composto da quattro torri unite, con una pianta che prestando poca attenzione sembra comunque quadrata ma in realtà è un poligono più complesso, perché due lati dell'edificio sono stati modificati per permettere ai raggi del Sole, ogni 11 Settembre, di attraversare la nuova stazione e proseguire fino alla vasca della Memorial Plaza nel punto in cui il primo aereo, alle 8.46 colpì la torre. Un segno che rimarrà nei secoli futuri, finché il Sole splenderà su New York. Dietro a quest'opera, che secondo me è da mettere nei libri di storia dell'arte, vi è il genio di Lord Norman Foster e del suo studio, un uomo che ha cambiato lo skyline di Londra e che adesso si accinge a contribuire al nuovo profilo di New York. Per ora dovete gustarvi giusto qualche rendering perché non sarà pronta prima del 2015.
two world trade center, wtc2, norman foster, rendering
two world trade center, wtc2, norman foster, rendering

Poi la Torre 3, la WTC 3 sarà nell'ordine la terza torre per altezza, 378 metri inclusa l'antenna. A differenza delle altre non sarà dedicata solo ad uffici ma avrà anche una funziona commerciale, con negozi e centri commerciali che sorgeranno al suo interno. Anche questa presenta una forma curiosa, con un ampio basamento alla base che segna un imponente atrio.
three world trade center, wtc3, rendering

Segue la Torre 4, Four World Trade Center, anche questa dedicata ad uffici e a spazi di vendita. L'intera zona è destinata ad diventare un importante polo d'affari, nonostante le iniziali paure di creare un luogo che potesse attirare troppo l'attenzione come fu per le Torri Gemelle. Nonostante tutto i progetti sono ormai stati approvati e Condé Nast (che tra gli altri pubblica riviste come Vogue, GQ, Glamour, Vanity Fair, Architectural Digest, Condé Nast Traveler) ha rotto il ghiaccio acquistando alcuni piani della Torre 1 e incoraggiando quindi altri investitori a puntare sulla zona. I 6 nuovi edifici che sorgeranno sembrano volontà di superare la crisi e di creare un polo forte e concentrato in uno dei posti storici di New York.

Un'altra torre, l'ultima che prenderemo in questione nell'articolo, che sta per sorgere sarà quella chiamata Five World Trade Center, che con il suo design originale includerà uffici ma anche abitazioni privare. La sua forma non mancherà di farsi notare, proponendo 4 profili diversi a seconda dei 4 lati dell'edificio. La Torre 5 diverrà il nuovo quartiere generale della banca d'investimenti JP Morgan Chase dopo l'acquisizione della ormai defunta Bear Stearns. Disegnata dall'architetto Kohn Pedersen Fox i lavori hanno preso avvio poche settimane fa, 2 giorni prima del decimo anniversario dell'attentato, per cui non la vedremo prima del 2014. Per ora ancora non ci sono sufficienti rendering, purtroppo.

Siamo quindi giunti alla questa carrellata riguardo una serie di vere e proprie megastrutture che vedremo nei prossimi anni, vi lascio con questa immagine che mostra chiaramente lo spazio desolato rimasto dopo il crollo delle torri. Curioso è vedere come il sito sia diviso quasi a metà dalla linea della metropolitana che per molti anni scorreva all'aperto in mezzo al complesso. Adesso è pronta per essere interrata e portare milioni di persone al New World Trade Center.

Nel giro dei prossimi 4 anni, quello che vedremo al posto del cantiere sarà questo, un complesso tecnologico e dotato delle più sofisticate misure di sicurezza.

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