Oggi vi parlerò di musica, o meglio della musica che ha segnato momenti importanti della mia carriera di musicofilo e che porterò sempre con me.
Come inizio vorrei parlare di uno dei miei dischi house preferiti: "La Serenissima" di T&F vs Moltosugo. Probabilmente solo ai cultori della musica classica tale titolo dirà qualcosa, forse alla maggior parte della gente poco interesserà del titolo, ma sono certo che l'inconfondibile melodia sia ancora nella testa di molti, a partire dagli appassionati del Grande Fratello o di chi in quel giovedì sera assisteva alla pseudo-esibizione (nonchè abile mossa di marketing) di un certo "uscente" Tommaso Vianello.
Ma partiamo dall'inizio. Era la fine del 2003 quando Tommy Vee (noto produttore veneziano, ma sconosciuto al grande pubblico) assieme a T&F (Frankie Tamburo & Mauro Ferrucci) e Moltosugo (Kelly Pitiuso e Francesco Giacomello) diede vita all'omonimo pezzo.
Tale canzone si basa nient'altro che su una composizione classica ("La Serenissima" (ascolta) appunto) del maestro Giampiero Reverberi, datata 1981 nell'esecuzione dell'orchestra Rondò Veneziano. Lo scarso successo (del periodo) del brano è da imputarsi soprattutto alla difficile collocazione della canzone, troppo raffinata per il dancefloor, non abbastanza immediata per le radio nazionali e forse lievemente pacchiana per il club di tendenza. Non per questo il lavoro dell'uomo-di-studio Roy Malone (nient'altro che il già citato Mauro Ferrucci) si può definire scarso, anzi il brano fonde melodie dal gusto classico ad un arrangiamento tipicamente house, caratterizzato dal classico giro di basso molto importante (in questo caso i meriti vanno a Ingo Peter Schwartz), cosicché il brano non è mai troppo rilassato ma non è mai troppo eccessivo e pesante.
Insomma un disco house di altissimo livello, per gli amanti del genere da avere assolutamente. Strano quanto basta, dimostra ancora che a volte due generi musicali differenti possono andare d'accordo in maniera perfetta con risultati eleganti e d'effetto.
Uno di quei brano impossibili da dimenticare, tra i miei preferiti in assoluto. Melodia da ascoltare ma soprattutto una realizzazione tecnica che senza stravolgere valorizza uno dei migliori pezzi mai creati nel secolo scorso.
In definitiva una delle migliori canzoni composte nel '900, il maestro veneziano di musica Reverberi ha saputo creare un brano senza tempo, che non sente il passare delle mode e che in questa versione riesce ad essere esportata nei club più raffinati grazie ad un sapiente uso dell'elettronica (davvero ridotta al minimo, visto che nella produzione i suoni campionati hanno comunque fattezze molto "naturali") che riesce a rendere il brano apprezzabile soprattutto all'ascolto.
Concludendo "La Serenissima" rimane la migliore intuizione del team Veneto, un brano efficace, melodico, impossibile da non apprezzare viste le sonorità eleganti unite ad uno stile house molto raffinato, in cui ogni nota è al posto giusto, un baluardo dello stile house più ricercato.
2 commenti:
Trovo che ogni una delle note di questa canzone sfiori la perfezione. Un vero capolavoro da ascoltare e riascolare all'infinito come di mia abitudine! :D
Hai ragione amore.
Di questa canzone potrei parlarne per ore ed ore talmente amo questa canzone.
In fatto di musica house secondo me non mi sbilancio nel dire che raggiunge la perfezione, difficile se non impossibile fare meglio.
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