Mah... l'anno scorso è stato notevole lo strip di Dita Von Teese. Quest'anno ho come l'impressione che i leggings di Elisabetta Canalis, che balla sulle note di "You Never Can Tell" di Chuck Berry imitando Pulp Fiction, saranno tra le cose di cui ci ricorderemo.
Poi per il resto penso che ci sia solo da metterci sopra un velo pietoso perché la prima giornata di Festival l'ho trovata (tra una pausa e l'altra mentre guardavo la Champions League) tristissima.
Pietoso l'inizio con la Clerici e sua figlia che introducevano il Festival, inizio che ha seguito i perfetti canoni della banalità e della facile impressionabilità. Morandi sembrava abbastanza mummificato, le due vallette fortunatamente hanno evitato figuracce ma ho contato una decina di parole a testa. Pensare che non dormivano la notte per quattro frasi... il resto tutto molto scialbo, con Luca e Paolo che ci hanno messo un po' del loro ma tutto sommato senza infamia né lode. Lasciamo stare le canzoni, le solite quattro note messe in croce e una sfilata di cantanti per tutti i gusti. Evito di commentare perché avrei parole dure per tutti.
Faccio solo i complimenti a Max Pezzali, artista di cui non so molto, che apprezzo poco ma che mi sta molto simpatico. Un 10 e lode al suo completo da boscaiolo con il quale si è presentato di fronte all'eleganza e all'ostentazione degli altri. Mitico.
Fatto sta che comunque il Festival di San Remo ha avuto ascolti altissimi, cose che non avrei mai detto, buon per loro. Io mi dissocio.
Finito. Adesso si possono rimettere nell'armadio le statue del museo egizio che occupavano le prime file. Ah, erano persone vere? -_-''
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